TeBe-Hertha: l’ultimo derby di Berlino

Sedici aprile 1977, sabato. Si gioca la trentesima e quintultima giornata di Bundesliga. Tra gli incontri in programma, accanto allo scontro al vertice tra Borussia Mönchengladbach e Schalke 04, c’è all’Olympiastadion Tennis Club Berlin contro Hertha. Non è una partita qualsiasi, ma è il derby di Berlino, il quarto che si sia mai giocato in prima divisione, da quando esiste il campionato tedesco a girone unico. Nei tre precedenti, il primo, datato 1974, i protagonisti sono sempre stati i biancoblù dell’Hertha, uno dei club fondatori della DFB e l’ultimo ad ora ad aver vinto un titolo della Germania unita (1931) e il TeBe. Questi ultimi vengono da Westend, attuale quartiere di Charlottenburg-Wimersdorf, sono famosi per il colore della loro maglia, viola e per aver avuto sulla loro panchina al Mommsenstadion due tecnici che hanno fatto la storia del calcio tedesco, Otto Nerz il primo ct della Germania e Sepp Herberger, l’uomo del “Miracolo di Berna”. In compenso, a parte una parentesi tra Anni Venti e Trenta, non hanno mai ottenuto risultati di rilievo. E nel 1974 quando sono saliti per la prima volta in Bundesliga, oltre ad aver perso i due derby con l’Hertha, sono immediatamente retrocessi. Neppure nel secondo campionato di massima serie, sotto la guida del giramondo Rudi Gutendorf, va meglio, con la squadra che, nonostante abbia un attaccante di livello come lo svedese Benny Wendt, staziona stabilmente tra l’ultima e la penultima posizione in classifica, dopo aver imbarcato 9 gol (a 0) dal Bayern Monaco (battuto poi al ritorno), sette (a 1) dall’Eintracht Francoforte e otto (a quattro) dal Colonia.

E sul fondo della Bundesliga, il TeBe si trova anche alla vigilia del match con i “cugini” dell’Hertha, anche loro reduci da un anno e mezzo di “magra”, dopo aver conquistato nel 1974-1975 il secondo posto in Bundesliga, ad ora il loro miglior risultato di sempre dalla nascita della Bundesliga. Per queste ragioni l’Olympiastadion, dove il TeBe gioca le partite casalinghe contro le squadre più importanti, non ha fatto registrare il tutto esaurito, come era accaduto all’andata, anche se a vedere il match ci sono più di 40mila persone. La partita è dura, tanto che entrambe le squadre la termineranno in dieci uomini (fuori Uwe Kliemann, la “Torre della radio” per la sua statura per l’Hertha e Baake per il TeBe) e dall’esito inatteso. Perché tra il 66′ e l’80’ una rete al volo di Jürgen Schulz e una di Winfried Stradt porteranno i Veilchen sul doppio vantaggio. Che l’Hertha non recupererà più.

Quel 2-0, tra due squadre di media-bassa classifica, è ad oggi l’ultimo derby di Berlino giocato in Bundesliga. Il TeBe, dopo essere scivolato nelle serie inferiori, è stato più di una volta sull’orlo del fallimento, mentre l’Hertha è la squadra berlinese, oltre a TeBe ci sono state il Tasmania nel 1965-1966 e il SV Blau-Weiß Berlin nel 1986-1987, a frequentare più assiduamente la Bundesliga. Dove dal 2019-2020, sicuramente per almeno una stagione, potrà giocare un derby contro l’Union, che nel 1977 non solo giocava in un altro campionato, ma in un altro Stato, al di là del Muro.